Olio extravergine d’oliva – Da alimento a medicina

La notizia è di qualche giorno fa e la fonte è tra le più autorevoli: l’olio extravergine di oliva è ufficialmente una medicina. A dichiararlo la Food and Drug Administration, l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici d’oltreoceano, che ha rivisitato la definizione di olio extravergine d’oliva da alimento salutare a medicinale.

Sono ormai anni che la comunità scientifica è a conoscenza dei benefici clinici di questo straordinario estratto alimentare, toccava solo attendere le ultime riprove e “correggere” la legislazione che lo riguardava. E com’è evidente di riprove gli americani ne hanno avute abbastanza. Basti pensare che 23 grammi di olio extravergine d’oliva garantiscono l’apporto di oltre 200 calorie, e che sostituito ad alcuni acidi grassi saturi riduce fortemente i livelli sierici di colesterolo totale e colesterolo LDL, due tra le principali cause di arteriosclerosi.

A queste vanno aggiunte anche le sue proprietà anti-infiammatorie e anti-tumorali, nonché la sua grande capacità di inibire l’espressione di microRNA, molecola che favorisce la resistenza all’insulina.

Ma non è tutto oro ciò che cola. Infatti, affinché l’olio extravergine d’oliva mantenga intatte tutte le sue qualità, necessita di una corretta conservazione; meglio se tra 14 e 18 gradi in piccoli contenitori da 500 ml di vetro opaco, porcellana o inox, cercando di esporlo il meno possibile al contatto con l’ossigeno, come quando si lascia per molto tempo in contenitori mezzi vuoti anche se di fatto ermeticamente chiusi.

Una grande risorsa per il nostro organismo, di cui basta qualche cucchiaio per far filare tutto liscio.
Non scordatelo.

Per saperne di più: L’olio extravergine di oliva è ufficialmente una medicina